Editoriale 017 La Sapienza e gli sclerotici della sapienza

Questo editoriale è stato “stimolato” da una segnalazione ricevuta pochi giorni or sono, e che s'inquadra perfettamente nel tema in oggetto. Un carissimo amico e stimato collaboratore ci ha fatto presente di aver ricevuto un'e-mail nella quale s'ipotizzava che il sottoscritto fosse “nemico” di alcuni esponenti dell’esoterismo italiano.
Tale segnalazione si collega all’intervento del lettore A.F. al quale rinviamo, che lamentava un imbarbarimento dell’università italiana e de La Sapienza in particolare, dove gli scontri estremistici e la spocchia politica di certa docenza sembrano voler affossare la possibilità di avere idee eterogenee e di convivere con quelli che ne hanno altre, diverse dalle nostre (leggi qui)
Potrebbe sembrare che l’episodio segnalato nell’intervento del lettore e quello segnalatoci dal nostro amico siano eventi del tutto eterogenei. In realtà hanno una matrice comune: la totale sclerosi delle idee.

altLa sclerosi delle idee è quel processo “laicamente” moderno che confonde gli ideali, i principi sapienziali, il logos, con gli idealismi (che ci piace definire come gli aborti degli ideali) e in loro nome scatena guerre, contrabbandandole per operazioni pacificanti.
La sclerosi delle idee è quella di coloro che (a destra, o a sinistra, o al centro) pensano ancora che, affinché un fatto non diventi un orrore, sia sufficiente “rimuoverlo” dalla storia o interpretarlo e inquadrarlo fra le conseguenze inevitabili.
La sclerosi delle idee è quella di coloro che “non cambiano mai idea” e pensano che il colore politico renda una persona più sapiente di un’altra (infatti, per dimostrare tale sapienza ci si spranga a vicenda e ci si vendica delle sprangate ricevute in una faida perenne).
Alcuni amano le faide, amano gli estremismi e gli oltranzismi, godono a dismisura nel vedere i conflitti verbali e aizzano l’odio fra gli esseri umani. E questo accade non solo fra le tre razze peggiori che affliggono il mondo attuale (i politici, gli ipocriti, i fanatici), ma anche tra coloro che, ahinoi, pretendono di occuparsi di spiritualità. Spesso infatti qualche anima frustrata si diverte a mettere zizzania tra persone che s'interessano di cose simili anche se da prospettive diverse.

Perciò vorrei chiarire che:

1) Quale Presidente di questa Associazione, non sono nemico di nessuno e credo di poter associare in tale dichiarazione tutti i collaboratori di Simmetria. Però ho amici che hanno posizioni fortemente evoliane, altri che le hanno reghiniane, altri che sono “guenoniani”, altri steineriani, altri gurdjeffiani, altri ancora che sono fortemente “colorati” a destra e a sinistra; conosco “oltranzisti” cristiani e oltranzisti “pagani”, conosco esponenti della massoneria, martinisti, kremmerziani, etc.. Con la maggior parte di costoro ho sempre avuto rapporti cordiali anche se questo non vuol dire che condivida le idee di ognuno di loro, né pretendo che condividano le mie. Credo che le idee (non gli idealismi) di ogni uomo, quando non diventano una ragione per aggredire le idee altrui, o per disprezzarne il lavoro, siano sempre rispettabili anche se non sempre condivisibili. Simmetria ha una sua linea editoriale e didattica e accetta tutto ciò che non entra in collisione polemica con tale linea.

2) Non “appartengo” a nessuno schieramento ideologico politico. Ricevo continuamente e-mail, circolari, proposte di aggregazione da parte di esponenti politicizzati o inseriti in varie frange esoteriche e non. Purtroppo non riesco a far capire che essere “tradizionalista”, per quanto mi riguarda, non vuol dire essere politicamente né settariamente schierato.

3) Considero una colossale perdita di energia andare a far guerre a coloro che la pensano diversamente da noi. Per cui esportare “democrazie” o nazionalismi, o liberismi o comunismi, o esoterismi ad alto o basso prezzo mi sembra un processo animato dalla stessa “sclerosi” di cui parlavo prima.

4) Simmetria non ha nulla da esportare e rispetta profondamente le idee di tutti. Trovo stressante dover ripetere questa banalità in quasi ogni editoriale, ma a quanto pare quando uno non “appartiene” a qualche schieramento trova sempre molti che hanno bisogno d'immaginare in quale fazione si milita e ti attribuisce pensieri, parole, opere e ovviamente omissioni, intenzionalmente perniciose. 

5) Considero ugualmente una colossale perdita di energia quella dei moderni Cagliostri, che si fronteggiano in guerre astrali dichiarate o occulte, tese a pompare gli eghi dei guerreggianti e a deprimere la Coscienza e il vero amore di quella Sapienza che ogni settarismo vorrebbe tenere in ostaggio.
Per tale ragione pregherei tutti coloro che “ci godono” nello sperare che all’interno di una struttura apartitica e aconfessionale come Simmetria compaiano delle velleità settarie o facinorose di qualsiasi colore, di desistere da questa speranza.

Se tali persone si augurano che io mi scoraggi posso solo confermare che da tempo immemorabile sono ormai abbondantemente scoraggiato; per cui il riscontrare ulteriori dimostrazioni di sclerosi delle idee e di sciattoneria, in questo mondo sciattone e sclerotico, non può far altro che confermarmi nella mia limpida disillusione e nel mio antidemocratico scoraggiamento.

Con affetto sincero e pazienza

Claudio Lanzi

Articoli simili

Image

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato sulle novità della Fondazione!

Mappa