Editoriale 043 I Misteri e la democrazia degli Orrori

Probabilmente ci sfuggono alcune profonde verità metafisiche, ma stiamo cercando di capire se esiste qualcosa che ancora possa creare “scandalo” (dal greco skandalon, impedimento, trabocchetto) oppure se tale termine si riferisca a qualcosa di completamente dissolto tra le pieghe del consumo e della fruizione di qualsiasi evento.
Ci domandiamo se il filtro dei media, la digitalizzazione dei fatti, la collettivizzazione delle emozioni nella “Matrix” dei media non ci abbia definitivamente narcotizzati. Ci domandiamo se coloro che sfasciano e manifestano il loro disagio e la loro disperazione non sospettino mai d’essere pedine del gioco e non esseri viventi nella loro autonomia.
In genere evitiamo accuratamente riferimenti a “fatti” specifici perché, o sono oggetto d'indagine approfondita oppure diventano “notizia” flash tra le informazioni e cadono nel caos del brodo mediatico collettivo dove tutto è uguale a nulla. Ma di questo caos, nient’affatto alchemico, in cui precipitano gli eventi, vorremmo mettere in luce due riferimenti ricorrenti: il primo è la laica assuefazione all’orrore, il secondo è l’assoluta, schizofrenica e laica separazione dalla sacralità della vita e della morte. E proprio di tale laica assuefazione e di tale laica separazione che vorremmmo occuparci, elencando eventi che tutti conoscono negli effetti, ma di cui si elidono le radici ontologiche.

Non è un problema di “parte politica”. I rapporti di tali eventi col contesto sociale e con l’uso e l’abuso della democrazia c'interessano poco o niente; e non ne facciamo neanche un discorso “etico”. C'interessa invece l’evidente insanabile frattura con i principii di ordine spirituale. Siamo consapevoli che qualcuno potrebbe dire, parafrasando Don Abbondio nei confronti di Carneade: “Spirituale, spirituale…ma chi era costui?”

a) Scandali politici e sociali: cosa crea scandalo? le ruberie, gli assessori scoperti con le mani nel sacco? La distribuzione di stipendi e cariche fra parenti, amici ed elettori di questo o quell’amministratore? Scandalizza l’assoluta disparità fra chi guadagna cifre astonomiche (come i calciatori o i pluri-pensionati, o i pluri-amministratori delegati, o i pluri-deputati, etc.) e chi ha una pensione di 400 euro al mese? Scandalizzano i fiumi di parole per decidere se il soldato Pribke (co-autore di una strage avvenuta 70 anni or sono) dovesse essere lapidato anche da morto, oppure dovesse essere santificato come illuminato esempio di coerenza militare? Scandalizzano le ansie morbose dei guardoni mediatici, la cui unica preoccupazione consiste nello spiare il kamasutra berlusconiano? Scandalizza la politica asservita alle banche?
No. Il vero scandalo, a nostro avviso, è che tutto ciò sia al centro dell’informazione e del bombardamento collettivo delle coscienze; scandalizza che si condanni il ladro, il pedofilo, il corrotto, il corruttore di turno e non si veda l’orrore ontologico che consente tutto ciò. Scandalizza che non si veda nella presunzione libertaria democratica e nell’abbattimento della gerarchia spirituale la ragione di tale arrembaggio. Scandalizza che la libertà sia contrabbandata per flusso commerciale e che, per un paio di natiche o di tette che pubblicizzano un detersivo o un aperitivo (tanto le sostanze che li compongono non sono poi così diverse) sia sponsorizzata la morte dell’anima, in una continua aggressione al diritto del silenzio individuale. Scandalizza che non esista un centro commerciale, un supermercato, un esercizio pubblico, dove una musica “a palla” non ci perseguiti e c’induca  a non aver tempo per l’analisi e l’ascolto di ciò che ci circonda e del nostro prossimo, a non far silenzio nel nostro cuore, ma a “distrarsi” in continuazione per assorbire solo l’idea collettiva che più o meno suona così: “Consumo, fruisco, ergo sum”.

b) I morti per emigrazione: in questi mesi l’Italia è stata scossa da un fremito perché 500 disgraziatissimi emigranti (ormai non più clandestini) sono affogati al largo di Lampedusa (però quando ne muore uno solo la cosa ha una minor rilevanza; dal che si deduce che anche i morti votano quando sono tanti e visibili e si può farne uno scoop di qualche giorno). Scandalizza tutto cio?
No. Il vero scandalo è che anche la morte collettiva o individuale servano solo a fare “audience”. Scandalizza che il ministro  o il sacerdote di turno vadano a fare “marketing etico” a Lampedusa o altrove. Scandalizza che tutto si riduca a un problema sociale e venga sottaciuta l’origine di tale esodo; che coloro che “emigrano” non sono poveri e perseguitati, ma, quanto meno, hanno soldi per pagare la mafia degli scafisti; scandalizza che la VERA MISERIA africana non appaia e non urli abbastanza. Questa mostruosità la lasciamo da parte, non fa audience perché ci crea una terribile domanda: chi è il nostro prossimo?

c) Gli intoccabili. Un'altra parte d’Italia è invece angosciata dall’ipotesi che il Presidente della Repubblica debba testimoniare su un processo di mafia. Il che vuol dire che l'elezione a Presidente è assai simile alla beatificazione: una volta al Quirinale si diventa santi (un po’ come per i “padri costituenti” che sono saggi, illuminati e perfetti “per principio”). Forse sono santi anche i magistrati, quando mandano innocenti in galera? Sono buoni per diritto divino oppure possono essere criticati? E se improvvisamente fosse varata una legge che estende il negazionismo ai magistrati, stabilendo che è reato criticarli? E tutti quei medici che fanno della loro professione un sistema per far soldi con operazioni fasulle, false diagnosi, etc. (se ne scopre uno al giorno), sono medici o altro? E tutte le lobby professionali, sindacali, politiche, che difendono i propri “adepti” milionari e i propri privilegi? Tutti santi?
Scandalizza tutto ciò?
No. Scandalizza solo la notizia contingente, ma viene dimenticata appena sullo schermo compaiono Totti o Balotelli. Il problema della Giustizia (che un tempo era una Virtù Cardinale) viene ridotto a perseguire il Berlusconi di turno (“dai all’untore” mi sembra che sia una frase già sentita). Il problema medico invece viene ridotto al diritto di avere o no cure gratis. A nessuno frega nulla di chi si prende cura di te e con quanto amore lo fa. Il problema non è l’amore del prossimo, di chi “cura”, ma che la democratica macchina sanitaria (strumento micidiale per distribuire soldi con le multinazionali dei presidi medici) seguiti a macinare miliardi. Quindi non ce ne importa nulla della qualifica di coloro che giudicano o che curano, salvo preoccuparci lievemente “dopo”, quando sbagliano o ammazzano qualcuno. Ecco che si incide sempre sugli effetti e mai sulle cause. Ma occuparsi delle cause sconvolgerebbe la disciplina dello stato democratico e questo... nun se po’ fa’, nun se po di’ e forse manco se po’ pensa’.

d) Gay, trans, omo, etero, etc. Sempre in questi anni, densi di fervore e di laico cambiamento, abbiamo quasi perso il diritto di chiamarci papà e mamma e invece ci stiamo per chiamare genitore 1 e genitore 2. Ovviamente non si può più dire a nessuno la parola “frocio”: invece gay sembra che sia assai più rispettoso, ma, ovviamente, va detto con garbo. Sul termine “trans” siamo ancora molto incerti: però sappiamo che, per legge, i transessuali non vanno discriminati (purtroppo, non ho capito bene se possano o meno adottare ed “educare” figli). Se così fosse saremmo finalmente ad una svolta luminosa: il problema del genitore 1 e del genitore 2 sarebbe risolto in quanto, con un colpo solo, si potrebbe dire “genitore 1-2”. Ne consegue che il vero realizzato è il transessuale (e pensare che noi ci siamo occupati per tanti anni del problema dell’androgine alchemico: puah! non abbiamo capito niente). Dopo l’elezione di Bergoglio si sono misteriosamente tacitate le pruderie giornalistiche sulle lobby gay del Vaticano e, non sappiamo come, ma i preti pedofili sono improvvisamente scomparsi dalle cronache. Sarà un miracolo? Scandalizza che un bambino che corre al mattino a salutare papà e mamma sul lettone trovi due mamme o due papà? Cosa dirò loro mai: mapà, pamà?
Scandalizza l'orchestrata confusione semiologia: “genitore” vuol dire: “che ha generato” quindi nella dizione omofila c’è qualcosa che non va:  due persone dello stesso sesso (che i genetisti ci soccorrano) non possono generare per via naturale. Scandalizza perciò l’ipocrisia delle parole, l’ipocrisia del pensiero; scandalizza chi vuole sgretolare la famiglia costituita da padre, madre e figli e ne vuol minare le basi filosofiche e metafisiche, aprendo la porta alla dissoluzione della triade divina, sulla quale si basa da sempre la struttura spirituale della società. E per mostrare quanto invece sia ottima e auspicabile l’omosessualità proliferano filmati televisivi che mostrano primati pelosi intenti a sodomizzarsi. Oooh. Finalmente abbiamo capito tutto sui diritti delle minoranze.

e) Due Papi (two… è megl che one)... Tralasciamo l’inghippo “dottrinale” anche se teologicamente il problema della coesistenza di due Papi non è questione da poco. Tralasciamo le differenze drastiche tra la lettera di Bergoglio a Scalfari e quella di Benedetto a Odifreddi. Tralasciamo i papi che scrivono e telefonano e che si preoccupano di augurare buon pranzo. Tralasciamo i cardinali che ballano, i preti che cantano “Ma ma Maria” e quelli che si sono scordati come si fa a celebrare la Messa perfino in italiano. Tralasciamo che il Crocefisso sulle pareti degli istituti pubblici venga abolito: ma è una verità relativa anche Lui? Offende i diversi? Tralasciamo….tralasciamo…Ma non stiamo tralasciando un po’ troppo? Scandalizza tutto questo tralasciare?
No: scandalizza che si sia dimenticato cosa' la fede, cos'è la dottrina della salvezza, e forse anche cos'è l’anima (lo spirito… lasciamolo proprio perdere). Scandalizza che quasi nessuno si ricordi cos'è la liturgia, cos'è l’eucaristia, cos'è la confessione, cosa sono i sacramenti, cos'è la Via Crucis e, visto che siamo vicini, anche cos'è il Natale. Scandalizza che ci siano chiese a forma di frigorifero costruite da atei, che non si sappia cosa sia un altare, cosa sia una cista, cosa sia una cripta, cosa siano le reliquie, cosa sia il piviale, l’amitta, il canone, il dominicale, etc. Scandalizza che si stacchino i crocifissi dalle pareti delle scuole.  Ma la dottrina sociale e la moderna teologia pastorale non scandalizzano?

f) Olocausti e negazionismi. Abbiamo scoperto recentemente che non si può essere negazionisti (noi non lo siamo affatto, ma ci dà fastidio che qualcuno ci dica cosa dobbiamo oppure non dobbiamo dire o pensare). Ma questo vale solo per le deportazioni naziste degli ebrei. Il che vuol dire che disconoscerle o minimizzarle è reato. E se uno, tanto per fare un esempio, negasse o minimizzasse la distruzione del popolo tibetano da parte dei Cinesi (i cinesi la negano da 40 anni) è “negazionista” oppure no? E se qualcuno negasse la strage dei milioni di Armeni (i turchi lo fanno da sempre)? E se qualcuno negasse la strage di milioni di russi in Siberia? Dobbiamo dedurne che esistono olocausti di serie a e di serie b? Nei paesi dell’Africa, devastati da lotte tribali e da interessi economici transnazionali che alimentano tali conflitti, si compiono giornalmente stragi inimmaginabili di cui a nessuno importa nulla. Scandalizza tutto ciò?
No. Scandalizza che nella logica dei vincitori, si masturbi la storia per farle dire quello che ci pare. Scandalizza che si dimentichi la sofferenza di chi non può più parlare e di chi ha perso le guerre. Scandalizza l’assoluta assenza di perdono e di remissione del debito e il mantenimento dell’odio, della fazione, del disprezzo in favore del predominio di un'idea sulle altre. Scandalizza che le stragi siano un mezzo di propaganda.

g) Porno. Da alcuni mesi lo scrivente ha iniziato una sistematica e accurata ricerca sui siti “porno” (non vi…scandalizzate). Abbiamo scoperto che ne esistono migliaia, con opzioni inimmaginabili. Decine di migliaia di filmati di bellissime ragazze e ragazzi che si producono in complesse e articolate evoluzioni ginnico-sessuali. Buona parte di questi ragazzei e ragazze hanno delle facce “pulite”: potrebbero essere nostri figli o nostre madri e padri: e questo ci ha lasciato allibiti ("ma dove vivi?" potrebbe dire qualcuno.) Viviamo in un mondo dove qualsiasi bambino può entrare in queste pagine, di giorno o di notte, e trovare materiale eterosessuale, omosessuale, transessuale, e polisessuale, anche assai violento. In questi siti viene promossa qualsiasi variante sull’uso della sessualità (non uso il termine perversione perché potrei essere… discriminatorio) senza alcuna censura. Ce ne sono centinaia che istigano all'omosessualità con “lezioni” pratiche per “aprirsi” senza remore e “coraggiosamente” a queste esperienze (singole o di gruppo con maggiorenni o minorenni). E poiché l’omosessualità non può essere fonte di discriminazione dovremmo considerare i gestori di tali siti come democratici e illuminati benefattori che abbattono le barriere fra etero e omo? O no? Se è così, dobbiamo prenderne atto e proiettare tali filmati nelle scuole elementari, nelle case e forse anche nelle chiese. Scandalizza tutto ciò?
No: Infatti perché mai, io genitore (genitore1 o genitore 2 poco importa), dovrei educare mio figlio in modo eterosessuale dicendogli che la famiglia si forma con un uomo e una donna? Se lo faccio rischio di essere discriminatorio nei confronti delle famiglie con due mamme o due papà. Ma i figli come fanno a nascere? Ah si, dal seme o dall’utero in prestito! Tutto chiaro. Speriamo che a breve, nel supermercato, vicino alle banane col bollino blu, ci sia anche un banco con ovuli e spermatozoi congelati da acquistare a modico prezzo. Attenzione, sembra fantascienza, ma ci stiamo vicini. Abbiamo scritto un paio di libri su questo argomento. Non per fare pubblicità ma uno di questi si chiama “Intelletto d’Amore”. Un caro amico ci disse, dopo averlo letto, che tale testo aiuta a capire come il Sesso abbia ucciso l’Eros e come l’Amore, invece, sia stato definitivamente sepolto dalla pornografia. Già, l’Amore, piccolo e impertinente dio Alato che squassi le membra degli Dei, dove sei andato a finire?

h) L’olocausto degli animali e la vivisezione. Vorremmo chiudere questo piccolo editoriale dedicato ai laici orrori, visibili e invisibili, accennando a un argomento che mostra il grado di abiezione e indifferenza a cui siamo laicamente arrivati, coprendo con la magica parola “scienza” un'ignominia disgustosa; sembra che la cosa non ci riguardi (dai più è considerata inevitabile o necessaria). Infatti, mentre sui punti precedenti quasi tutti si reputano agguerriti e informati, questo argomento terribile è assai meno dibattuto o, peggio, è abusato e distorto da coloro che si occupano di eugenetica. La vivisezione è una “scienza moderna” praticata in serie che, attraverso pretesti scientifici, abilita circa 600 équipes (solo in Italia) a squartare, crocifiggere, massacrare animali d’ogni specie. Pochi sanno che una Commissione Europea ha barbaramente promulgato una direttiva che stabilisce come dosare il dolore a un animale (cani, gatti, conigli, scimmie, animali selvaggi etc.) mentre viene stuprato, con ore e ore di abusi e torture di ogni genere e che codifica le tecniche per erogare la tortura: Non ci credete? Vi scandalizza? Leggete quanto segue

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2010:276:0033:0079:IT:PDF

Dopo aver letto questa raffinata prolusione di tecnologia dell’orrore, inviteremmo chiunque possiede un animale domestico a offrirlo a tali benefattori dell’umanità acciocché, crocifiggendolo o squartandolo vivo, possaano essere trovate le cure per le nostre malattie e si possa giungere alla formulazione perfette delle creme “anti-age” per la nostra pelle! E, se vogliamo esplorare i meandri delL'Ipocrisia (o DELL'ignoranza) politica assoggettata ai Diktat di lobby potentissime leggiamo questo piccolo capolavoro dove appare un personaggio conosciuto.

http://www.nelcuore.org/blog-associazioni/item/vivisezione-bersani-agli-scienziati-indispensabili-i-test-sugli-animali.html

Fa scandalo tutto questo?
No: perché il dolore di chi non può difendersi non fa scalpore, mentre il dolore di chi ha un peso politico crea apprensione… elettorale. Chi si occupa dei vecchi che muoiono, sporchi, maltrattati e indifesi nelle corsie degli ospedali? Quasi nessuno, non si vedono, non fanno notizia. Eppure, ogni giorno, ne muoiono molti di più di quanti siano i clandestini che affogano davanti a Lampedusa.
Chi si preoccupa dei bambini che al quinto mese di gravidanza, con corpo e coscienza percettiva già formata e, sicuramente (per quanto ci riguarda) con un’anima, vengono uccisi nell’aborto? Pochi. I bambini non nati non protestano. Muoiono senza poter emettere il loro primo vagito.
Chi si preoccupa dei malati in "coma", a cui vengono espiantati gli organi a cuore battente, semplicemente perché l’elettroencefalogramma ha decretato da qualche ora… che sono encefalicamente “morti”.
Chi si preoccupa dei milioni di animali, massacrati, sezionati, stuprati, in mezzo a mille sofferenze e urla agghiaccianti? Pochi. Ma al nostro gatto o cane di casa, guai a chi lo tocca!!!
Queste cose avvengono nel chiuso dei laboratori, nel chiuso delle stanze di rianimazione. Le urla strazianti non si sentono. Ma se qualcuno vedesse un cane, squartato vivo da un'équipe medica, in mezzo alla strada sotto casa mentre lancia guaiti assordanti, interverrebbe subito: Ohibò quale orrore! invece, in ospedale, siamo abilitati a commettere crimini: crimini scientificamente utili. Le urla che non si sentono non ci riguardano. Gli animali… non votano e non si possono difendere: come i vecchietti, come i neonati, come i bambini stroncati dalle malattie e dalla miseria. E allora che crepino e soffrano pure. Occhio non vede, cuore non duole.

Ecco, cari lettori, cari studiosi, cari cercatori di verità assolute e relative, cari pellegrini nelle vie verso Santiago, cari cavalieri del Saint Graal, cari praticanti d’ogni specie, ordine  e grado: con queste poche note ci siamo permessi di far notare che l’orrore (ormai mimetizzato e mascherato in mille modi) sta dietro la porta di casa, ma anche dentro le nostre stanze: comprese quelle di meditazione e di preghiera. Infatti se non siamo più in grado di accorgercene vuol dire che è entrato anche in noi, che si è nascosto nel cuore. E il cuore è diventato arido, si è anestetizzato a forza di rumore, a forza di sms, di pps, di tvb, di ipad, di iphone, di telepiù, telemeno e telepass; a forza di individualismi, personalismi, egocentrismi, arrivismi, comunismi, fascismi, grillismi e così via attraverso tutti gli “ismi” di questo mondo.  Un cuore che ha smesso di discriminare, di dire “sì sì” e “no no” perché non riesce più a trovare l’Assoluto è un cuore morto; è un cuore che è stato espiantato e sostituito da una “mente relativa”, da una verità relativa e, purtroppo, da un Sonno Assoluto.

Conclusioni

Saranno state discriminatorie le nostre parole? Se lo sono state ci scusiamo per la scarsa democraticità, per la scarsa dimestichezza coi luoghi comuni e le idee precotte. Purtroppo non abbiamo ancora imparato ad adottare un “pensiero di rete” né destro né sinistro, un bel pensiero collettivo, di quelli virtuali e condivisi attraverso un plebiscito di “mi piace”. Di quei pensieri che dopo aver avallato le “verità relative” decidono quali sono i “mali assoluti”.
Chi scrive è troppo vecchio, troppo disgustato per riuscire a comprendere questa contraddizione, e non ama facebook.

 

Claudio Lanzi

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